6 passi per essere presenti a se stessi

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La consapevolezza si esercita con piccoli gesti e piccole attenzioni che sviluppano apertura nei confronti del mondo e allargano gli orizzonti percettivi di ciò che siamo e ciò che vogliamo diventare.

Prima di cambiare il mondo dobbiamo saper cambiare noi stessi. E quando abbiamo cambiato noi stessi abbiamo già cominciato a cambiare il mondo.

Cambiare non vuol dire diventare altro da ciò che siamo, ma vuol dire lasciare da parte ciò che crediamo di essere o ciò che gli altri vogliono che noi siamo, per entrare invece più in contatto con la nostra natura autentica con ciò che vogliamo, che sentiamo, che crediamo e con ciò che possiamo effettivamente diventare se solo diamo fiducia e sostegno alle nostre potenzialità sopite.

Questo processo si innesca imparando a diventare presenti a noi stessi, creandosi spazi e tempi di silenzio interiore da cui lasciar emergere nuovi colpi d'occhio sulla realtà, nuove risposte e, soprattutto, nuove domande.

Potremo così cominciare a indirizzare la nostra vita verso attività che abbiano un senso per noi, rimettendo in gioco – come dice il sociologo Domenico De Masi – gli equilibri che la nostra vita ci costringe a rendere definitivi, aprendoci all'innovazione, al rinnovamento, al cambiamento, all'apprendimento e alla crescita.

  • Cosa ci piace veramente?
    Sappiamo rispondere a questa domanda? Conosciamo le nostre più profonde esigenze e sappiamo scegliere ciò che è meglio per noi senza farci condizionare dall'abitudine o dalle convenzioni nelle nostre scelte? Non è mai troppo tardi per imparare, basta iniziare a porsi la domanda e porsi in ascolto, per cogliere le risposte.


  • Tempo per sé
    Spesso troviamo un senso alla nostra vita semplicemente affannandoci per gli altri e disperdendoci in mille attività. Ma finiamo col dimenticare noi stessi, e non potremo mai essere veramente utili agli altri se non avremo prima imparato a fare i conti con noi stessi. Prendiamo tempo, quindi, e dedichiamocelo, per una volta.


  • Osare
    E' nell'oltrepassare i propri limiti che ci sentiamo ancora più vivi e che sperimentiamo in pratica la nostra capacità di modificare la realtà con il nostro contributo. Non facciamoci limitare da idee preconcette di noi stessi, non rassegniamoci a dipendere dalle nostre paure e dalle nostre incertezze. Andiamo oltre, è possibile!


  • Essere curiosi
    Il mondo è piccolo quando non alziamo gli occhi dal nostro giornale o dalle pratiche che dobbiamo sbrigare. Diventa immenso quando ci permettiamo di guardarci attorno, di cogliere ogni occasione per imparare qualcosa di nuovo per scambiare esperienze e informazioni con chi ci sta vicino e chi ci sta lontano, scoprendo così cose che, da soli, non avremmo mai conosciuto.


  • Ritrovare la passione
    Non è nel distacco ma nell'amore per la vita che si esprime il più alto grado dell'umanità. La capacità di provare forti emozioni nasce dall'interno, non dipende da un oggetto piuttosto che da un altro, nasce dalla disponibilità a lasciarsi trascinare dal vento della vita, senza perdersi, ma giocandoci insieme, come potrebbe fare un abile
    velista.


  • Coltivare la meraviglia
    Anche la capacità di divertirsi e di vivere appieno il presente non nasce dall'esterno ma da una disponibilità interna. Il mondo è sempre nuovo, giorno dopo giorno, momento dopo momento. Aprendo la mente ed educandola a cogliere l'unicità di ogni istante, trasformiamo il nostro tempo in un'avventura senza fine.

Fonte:http://blog.libero.it/SoleAdOriente/7707300.html

2 commenti:

Casal Paterson ha detto...

mitico, proprio quello che mi serviva ora!

Anonimo ha detto...

amo condividere sempre ciò che è vero...e non ciò che dovrebbe esserlo...